Statuto comunale

Dettagli del documento

Lo statuto comunale è un documento che regola l'organizzazione, le competenze degli organi comunali, i diritti dei cittadini e la gestione amministrativa ed economica del comune.

Descrizione

Lo statuto comunale è un documento fondamentale che funge da "costituzione" per il comune, stabilendo le regole di organizzazione e di funzionamento dell'ente locale. Esso definisce i principi fondamentali che regolano la vita amministrativa del comune e disciplina i rapporti tra gli organi comunali (come il consiglio comunale, la giunta e il sindaco) e i cittadini.

In sostanza, lo statuto comunale:

  1. Stabilisce la forma di governo del comune: specifica come vengono organizzati gli organi di governo (consiglio comunale, giunta, sindaco), le loro competenze e modalità di elezione.
  2. Definisce i diritti e i doveri dei cittadini: regola la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, la loro possibilità di influire sulle decisioni comunali (ad esempio, tramite petizioni, consultazioni o referendum).
  3. Determina i principi di organizzazione: stabilisce come deve essere gestito l'ente locale, con riferimento alla sua struttura organizzativa e agli uffici amministrativi.
  4. Norma la disciplina finanziaria: stabilisce le modalità di gestione delle risorse economiche del comune, il bilancio e le modalità di accesso alle risorse pubbliche.
  5. Regola le modifiche e le revisioni: fornisce le modalità con cui lo statuto può essere modificato, generalmente da parte del consiglio comunale, ma può prevedere anche consultazioni popolari o altre forme di partecipazione.

Lo statuto deve essere adottato con una deliberazione del Consiglio Comunale e deve rispettare le leggi nazionali e regionali. Ogni comune ha la possibilità di adattare lo statuto alle proprie necessità, ma all'interno dei limiti stabiliti dalle normative superiori.

Tipo documento Deliberazione del Consiglio comunale , Documento Albo Pretorio ,
Data di pubblicazione 7 Novembre 2024
Oggetto Lo statuto comunale è un documento che regola l'organizzazione, le competenze degli organi comunali, i diritti dei cittadini e la gestione amministrativa ed economica del comune.
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Ufficio responsabile

Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale è l'assemblea pubblica, rappresentativa di ogni Comune, ente locale previsto dall'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana. È regolato dal decreto legislativo nº 267/2000, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali". Le materie di competenza del Consiglio sono definite dalla legge. Tra le principali vi sonoː lo statuto dell'ente, il bilancio, il conto consuntivo, il piano urbanistico comunale, il piano delle opere pubbliche e le convenzioni tra gli enti locali. Il Consiglio Comunale è organizzato come di seguito:

  • Presidente del Consiglio Comunale, tradizionalmente individuato come seconda carica istituzionale del Comune dopo il Sindaco, ha autonomi poteri di direzione dei lavori e delle attività del Consiglio, nonché di convocazione del medesimo. È eletto alla prima seduta del Consiglio.
  • Commissioni consiliari, hanno funzioni consultive, o di controllo, di indagine o conoscitive.
  • Gruppi Consiliari, composti da consiglieri di uno stesso orientamento politico.
  • Conferenza dei capigruppo, costituita dai rappresentanti dei vari gruppi consiliari, è presieduta dal Presidente del Consiglio. Ha lo scopo di coordinare e programmare i lavori del Consiglio.
Le sedute possono essere ordinarie, cioè quelle nelle quali sono iscritte le proposte di deliberazioni relative all'approvazione delle linee programmatiche di governo, del bilancio di previsione annuale e pluriennale e del rendiconto di gestione. Le altre sono considerate straordinarie. Possono essere pubbliche, oppure segrete, cioè senza pubblico, quando gli argomenti trattati possono ledere la riservatezza delle persone. Il voto dei consiglieri comunali di regola è palese. È segreto nel caso in cui coinvolga persone. Il consiglio comunale rimane in carica per cinque anni a decorrere dalla data dell'elezione (art. 51, comma 1, Tuel); la decadenza si ha in due casi:
  1. variazione di almeno un quarto della popolazione (fusioni di comuni, incorporazione di altro comune, distacco di una frazione) perché il consiglio non può più considerarsi rappresentativo della comunità che lo ha eletto;
  2. dimissioni della metà più uno dei consiglieri (art. 141 comma 1 lett. b n.3 TUEL), dimissioni che devono essere contestuali altrimenti opera la surroga.
Lo scioglimento infine opera per le seguenti cause:
  • quando il consiglio compie atti contrari alla costituzione
  • quando il consiglio commette gravi e persistenti violazioni di legge;
  • nel caso di gravi motivi di ordine pubblico;
  • per dimissioni del sindaco o approvazione della mozione di sfiducia da parte del consiglio nei confronti del sindaco;
  • per decadenza del sindaco a seguito di incompatibilità sopravvenuta, dichiarata dal Consiglio Comunale a completamento del relativo iter (art. 69 TUEL), viene dichiarato lo scioglimento del Consiglio Comunale, ma resta in carica fino al primo turno elettorale utile, fino alle elezioni le funzioni del sindaco vengono svolte dal Vice Sindaco (art. 53 Tuel);
  • mancata approvazione del bilancio entro i termini.
 

Largo Martino Filetico, 21

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